Si è appena concluso il nono Vendée Globe, la regata intorno al mondo in solitario, senza scalo e senza assistenza. In questa competizione i navigatori francesi l’hanno sempre fatta da padrone. Quest’anno però, il nostro Giancarlo Pedote ha dato loro del filo da torcere. Con una prestazione superba è arrivato ottavo (settimo in tempo reale) con un tempo di percorrenza di 80 giorni 22 ore 42 minuti e 20 secondi. Solamente poche ore dopo il vincitore. Abbiamo seguito Giancarlo lungo le 27000nm del percorso e ognuno dei video che mandava è stato emozionante.
E’ molto difficile scegliere un video di Giancarlo da postare. Ho scelto questo perchè esprime appieno l’umanità di questo marinaio. Ammettere di provare paura, farci i conti, e farlo con queste parole penso dimostri la sua grandezza.
Pedote dunque ha fatto una grande regata. Ma chi sono gli altri italiani che hanno affrontato l’Everest della vela?
1992/93 – Vittorio Malingri
Malingri è il primo italiano a prendere parte al Vendée Globe. Siamo alla seconda edizione la quale parte sotto cattivi auspici. L’americano Mike Plant scomparve in mare durante il trasferimento verso la partenza. Le condizioni meteo all’inizio della regata sono molto dure e diverse imbarcazioni sono costrette a tornare indietro. Malingri fece un’ottima regata ma purtroppo un’avaria al timone lo constrinse al ritiro mentre lottava per le prime posizione nel Pacifico del sud. Mise la prua a nord e puntò verso Tahiti, una navigazione di più di 2000nm senza timone. Pazzesco!
2000/2001 – Simone Bianchetti e Pasquale de Gregorio
Un’edizione particolare dato che quella precedente sarà ricordata come la più tragica della storia del Vendée Globe con un partecipante disperso in mare e diverse barche ribaltate.
Simone Bianchetti arriverà dodicesimo, dopo aver subito diverse avarie e dopo essersi dovuto fermare all’ancora in Nuova Zelanda per riparare l’albero che si era danneggiato. Una grande impresa di un grande marinaio. Se volete saperne di più vi consiglio di leggere il bellissimo articolo di Margherita Pelaschier sul sito barca-a-vela.it che ripercorre le vicende di questo fantastico navigatore.
Pasquale de Gregorio, che navigava su un 50 piedi (la maggior parte della flotta era composta da barche di 60 piedi) arrivò quindicesimo dopo aver affrontato buona parte della regata senza informazioni meteo dato la rottura dell’antenna necessaria a riceverle.
2012/2013 – Alessandro di Benedetto
L’ultima partecipazione italiana, prima di Giancarlo Pedote, è di Alessandro di Benedetto, arrivato undicesimo al traguardo di Les Sables-d’Olonne. Di Benedetto aveva stupito il mondo due anni prima circumnavigando il globo su una piccola barca di soli 6,5 metri. Al suo attivo, tra le altre imprese, anche una traversata atlantica e una del Pacifico in solitario a bordo di un catamarano non cabinato.
Infine è necessario menzionare Alex Carozzo, pioniere della navigazione d’altura italiana, che ha partecipato, nel 1968, alla Golden Globe Race, la sfida da cui il Vendée ha tratto ispirazione.
L’auspicio è di avere quanti più navigatori italiani possibili tra quattro anni, alla partenza della più affascinante e impegnativa regata oceanica.